Elisa Cersosimo, 38 anni, di Imperia, sposata, due figli, impiegata, nel maggio scorso ha subito un intervento nell’ospedale di Sanremo, per l’aspirazione e la frantumazione di un piccolo calcolo al rene, con una tecnica moderna e per nulla invasiva.
Un ricovero nel reparto di Urologia, che si doveva protrarre per un paio di giorni: l’intervento era considerato di routine.
Invece il ricovero è durato fino a giugno inoltrato perché lo specialista le ha perforato per errore, e in due punti, il colon.
Ma non è tutto.
Malgrado l’insistenza dei famigliari e le continue pressioni sui medici, perché intervenissero a fronte dei forti dolori provati dalla donna all’indomani dell’operazione, i dottori hanno sottovalutato le sue condizioni di salute, dicendo che quegli spasmi erano legati ai postumi dell’intervento.
Elisa ha così rischiato seriamente di morire.
Sottoposta ad un successivo intervento di sezionamento dell’intestino, ha subito anche un vero e proprio calvario post-operatorio.
Adesso ha fatto causa all’Asl.
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